Basilicata Opere in Atto dal 23 Ottobre al 30 Dicembre 2018

Successo a Matera per “Il Barbiere di Siviglia”
30 aprile 2018
Aperta la Campagna Abbonamenti Basilicata Opere in Atto
9 ottobre 2018

Basilicata Opere in Atto

Direzione artistica Francesco Zingariello

23 ottobre – 30 dicembre 2018

Arte, cultura ed enogastronomia

nei luoghi significativi della Città dei Sassi.

Martedì 23 ottobre 2018 ore 21.00

Auditorium Raffaele Gervasio – Matera

Orchestra della città Metropolitana di Bari

Francesca Dego, violino

Michele Nitti, direttore

In programma musiche di Mozart

 

Il cartellone di”Basilicata Opere in Atto” ottobre/dicembre 2018, si apre con un concerto che esalta il concetto di “bellezza universale” attraverso un programma interamente dedicato al genio di Salisburgo W. A. Mozart, con l’esecuzione della “Ouverture da Le nozze di Figaro”, la “Sinfonia n.35 Haffner K.385” e il ”concerto n.3 in Sol maggiore per violino e orchestra K.216”.
Protagonisti della serata la prestigiosa orchestra città Metropolitana di Bari diretta dal Maestro Michele Nitti e una solista di fama internazionale quale è la violinista Francesca Dego.
CURRICULUM Francesca Dego.
Figlia di Giuliano Dego, scrittore e giornalista italiano e di Margaret Straus, americana di origine ebraica, inizia lo studio del violino all’età di quattro anni sotto la guida del padre, violinista dilettante.
Un anno dopo viene ammessa a studiare alla Fairbanks School of Performing Arts in California con Michael Tseitlin e a nove incontra il suo mentore Daniele Gay, che la seguirà fino al diploma al Conservatorio di Milano avvenuto nel 2006.
Si perfeziona con Salvatore Accardo all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia Stauffer di Cremona e nel 2010 consegue un Master in performance al Royal College of Music di Londra sotto la guida di Itzhak Rashkovsky. Nel 2004 incontra Shlomo Mintz che apporta un profondo contributo al suo sviluppo artistico.
Il suo debutto da solista avviene all’età di sette anni a San Diego con un concerto di Bach costituendo l’inizio di una carriera che la porterà a suonare alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano a 15 anni e assieme a Shlomo Mintz con la Israel Sinfonietta Beer-Sheva al Teatro dell’Opera di Tel Aviv a 16.
Ha suonato tra gli altri con Salvatore Accardo, Roger Norrington, Christopher Hogwood, Donato Renzetti, Gabriele Ferro, Bruno Giuranna, Gianluigi Gelmetti, Wayne Marshall, Antonio Meneses, Domenico Nordio, Xian Zhang.
Nel 2010 ha partecipa da solista ai Concerti per la Vita e per la Pace a Betlemme e Gerusalemme con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Nicola Paszkowski, trasmessi dalla RAI in mondovisione.
Il 27 gennaio 2014 ha suonato da solista all’Auditorium Parco della Musica di Roma al Concerto I violini della speranza. In quest’occasione, per la prima volta in Italia hanno suonato insieme, tra le mani dei solisti e della Juni Orchestra di Santa Cecilia diretta da Joel Levi, dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah, ciascuno con la sua storia drammatica, ritrovati e restaurati dal liutaio israeliano Amnon Weinstein. L’evento, sotto l’egida del Presidente della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato trasmesso in diretta TV da RAI 5.
CURRICULUM Michele Nitti.
È considerato uno dei più giovani e talentuosi direttori d’orchestra italiani della sua generazione. Finalista al Primo Concorso internazionale per giovani direttori d’orchestra di Lanciano, dirige l’Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile “F. Fenaroli” eseguendo la Grande Pasqua Russa di Korsakov e le Danze Polovesiane di Borodin.
Per le manifestazioni mozartiane “Mozart Milano 2006” dirige il concerto inaugurale del Festival Mozart Giovani a seguito di un’audizione indetta dal Comune di Milano e dall’associazione Euphoné.
Nel 2005 esordisce anche in campo operistico salendo sul podio nella direzione de “La Bohème” di G. Puccini, a chiusura della prestigiosa “Rassegna di Opera” organizzata dall’Associazione “Amici della Lirica” sotto il patrocinio della Provincia di Parma. Sempre in ambito operistico, al Teatro Municipale dei Filodrammatici di Piacenza, ottengono grande successo la direzione de “Il segreto di Susanna” di E.W. Ferrari (regia di Sonia Grandis), alla Palazzina Liberty di Milano “Il Pimpinone” di T. Albinoni (regia di Roberto Recchia), e a Lecce la Traviata di G. Verdi (regia di Alessio Pizzech).
Per la Fondazione Pergolesi-Spontini dirige lo Stabat mater di L. Boccherini (nella rara edizione del 1781 – soprano, Gabriella Costa).
Viene regolarmente invitato come Direttore ospite da importanti istituzioni concertistiche come l’Orchestra Filarmonica Marchigiana (FORM) e la Fondazione Pergolesi-Spontini, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Milano Classica, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari; ha altresì diretto l’Orchestra Filarmonica Ucraina di L’vov, il Christ Church Cathedral Choir di Dublino (The Messiah – Handel), l’Orchestra Nuova Cameristica di Milano, l’Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli, l’Orchestra della Magna Grecia, l’Orchestra Filarmonica di Milano, l’OPECAM di Milano, l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, l’Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile di Lanciano.
Ha diretto concerti presso il Teatro Pergolesi di Jesi, il Teatro delle Muse di Ancona, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, il Teatro Municipale dei Filodrammatici di Piacenza, il Teatro delle Erbe di Milano, il Teatro Rossi di Macerata, il Teatro Gentile di Fabriano, il Teatro dell’Aquila di Fermo, il Teatro Comunale di Ventimiglia, il Teatro Politeama Greco di Lecce, la Palazzina Liberty di Milano.
Ha diretto solisti prestigiosi come il violinista Francesco Manara, primo violino del Teatro alla Scala di Milano (Concerto per violino e orchestra di P. I. Cajkovskij), la violinista Francesca Dego, la pianista Ilia Kim (Concerto di Mozart K466), Gabriella Sborgi, Valentina Farcas, Maria José Siri, le violoncelliste Tina Guo (Concerto di Saint-Saëns Nr. 1) e Jelena Ocic (Concerto di Elgar), Lorenzo Di Bella (Concerto per pianoforte e orchestra di Schumann), Ludmil Angelov (kapustin Piano Concert nr. 4), il violinista Francesco D’Orazio.
Numerose le prime assolute affidate alla sua direzione. Tra queste ricordiamo la “Parafrasi del Magnificat di Monteverdi – Rosa senza nome” di R. Silvestrini per la Fondazione Pergolesi-Spontini, il Concerto Franco-Americano di J. Wiener (con Ilia Kim al pianoforte) per la Sinfonica di Sanremo, Vertige di Luca Macchi presso il Salone dei Concerti di Sassari, il Concerto per violoncello e orchestra di Anatoljius Senderovas, Psiche e Amore Rock Symphony per violino, attore e orchestra di Giovanni Tamborrino.
Recentemente ha inciso con l’Orchestra di Milano Classica per la Bongiovanni gli Intermezzi all’opera del Pimpinone di T. Albinoni.
All’attività artistica affianca quella accademica: presso l’Università di Teramo ha tenuto una conferenza sul tema “L’interprete al tempo dei nuovi media: il direttore d’orchestra”, presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Attualmente ricopre la Cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio di Musica “Schipa” di Lecce.

Domenica 28 ottobre 2018 ore 20

Auditorium R.Gervasio

“Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini

Selezione dell’opera in forma semi-scenica

I Solisti di Puglia e Basilicata

Francesca Copertino, Rosina

Francesco Panni, Conte di Almaviva

Alberto Zanetti, Figaro

Cesare Tenuta, Don Basilio

 

La sera della prima, il 20 febbraio 1816, fischi e contestazioni accolsero la nuova opera di Gioachino Rossini, compositore pesarese appena ventitreenne: uno dei fiaschi più clamorosi nella storia del melodramma segnò il debutto del Barbiere di Siviglia, destinata a diventare ben presto una delle opere più celebri, citate, copiate, conosciute della storia. Oggi, 150 anni dopo la morte del suo compositore, il Barbiere è l’opera italiana più rappresentata in assoluto nei teatri di tutto il mondo.
A dispetto del disastroso esordio, infatti, già dall’indomani e per tutte le repliche successive, lo spettacolo ebbe una trionfale accoglienza di pubblico, che applaudì – parole dello stesso Rossini – “con un fanatismo indicibile”. Simbolo della migliore tradizione dell’opera buffa italiana, con una musica che gratifica le voci e numerosi intermezzi comici, in una giusta mescolanza di realismo e ironia, la vicenda presenta una galleria di personaggi benissimo tratteggiati e capaci di parlare al pubblico di ogni età e di ogni nazione: dal conte d’Almaviva a don Bartolo e all’intraprendente Rosina. Su tutti, Figaro: esuberante, dinamico e immortale “factotum della città”.
La messa in scena del nostro spettacolo è nel solco della tradizione con costumi di pregio e una regia molto dinamica. I quattro personaggi renderanno protagonisti il pubblico presente che vivrà in prima persona le emozioni e le vicissitudini di questo brillante lavoro operistico.

Sabato 17 novembre 2018 ore 21

Auditorium R.Gervasio

“Benvenuti a casa Rossini”

Davide Garattini, regia

Francesco Zingariello, direzione musicale

I Solisti di Puglia e Basilicata

Solisti del Progetto Opera Studio 2.0

 

Nel 150° anniversario dalla scomparsa del grande compositore pesarese si è pensato ad un pastiche teatrale che potesse essere la spiegazione più accattivante dei momenti più significativi della vita di Rossini, attraverso le opere più importanti da lui composte e le stravaganze quotidiane, non ultima la sua passione profonda per la cucina e tutto il mondo dei grandi e piccoli impresari che hanno gravitato per un lungo periodo attorno a lui.

Il lavoro teatrale che ne è così nato, scritto a quattro mani dal regista Davide Garattini e Marco Carrozzo, raccoglie tutti i brani più celebri delle sue opere, degno contorno a tutto quello che è stato il genio marchigiano; il risultato è una grande festa con i personaggi più famosi delle opere rossiniane che ci aiutano a ricordare e celebrare la sua musica immortale.

In una carrellata di brani famosi, da Figaro a Cenerentola, da Barbiere di Siviglia ad Italiana in Algeri, si è cercato di far rivivere le atmosfere della vita del compositore e il meraviglioso mondo dell’opera italiana che così viene celebrata in modo certamente degno.

Sabato 24 novembre 2018 ore 21

Auditorium R. Gervasio

“Il Cuoco e la Madama” di G. Sigismondo

I solisti di Puglia e Basilicata

Solisti opera studio 2.0

Giovanni Marsico, Maestro al cembalo e concertatore

Ivo Guerra, regia

 

“se la mayonnaise impazzisce……”

 

Tutto nel mondo è burla!
Suppongo che buon Peppino, davanti ad un piatto di agnolotti fumanti, ne abbia tratto giovamento in una serata invernale.
Con un bicchiere di rosso ne abbia poi assaporato la lenta digestione… in cucina nel frattempo si ricomponevano piatti e stoviglie tra aneddoti e fole delle nostre parti (sono Emiliano dalla testa quadra, come si dice).
Questo ricordo d’infanzia mi ha aiutato a leggere quest’opera… antichi sapori ed odori tra e-mail e telefonini di oggi… di più: video di corsi di cucina dove anche il più impreparato ai fornelli (lo sono) disbriga faccende tra fuochi alti e bassi condotto per mano da master-chef di provata qualità.
E due concorrenti si propongono in questa serata: un colonnello/cuoco(?)ed una nobildonna/serva(?)…
Tema dell’essere e dell’apparire? Il doppio che è in noi? Poche storie: si dice siamo ciò che mangiamo!
E se la mayonnaise impazzisce?
Buon appetito!!!

Da note di regia di Ivo Guerra.

Sabato 1 dicembre 2018 ore 21

Auditorium R.Gervasio – Matera

“L’anima dei Sassi”
Orchestra Sinfonica della città Metropolitana di Bari
Anna Giusto, violino
Maria Grazia (soprano) e Clemente Zingariello (violoncello)
Grazia Giusto, direttore
In programma musiche di Clemente Giusto
*prima esecuzione assoluta

 

Da un’idea del maestro materano Clemente Giusto nasce lo spettacolo “L’Anima dei Sassi” che verrà presentato in prima assoluta presso l’Auditorium R. Gervasio di Matera. Le melodie che fanno parte di questo concerto raccontano e descrivono in musica la vita che un tempo si svolgeva tra i vicoli ed i vicinati degli antichi rioni in cui lui ha trascorso e vissuto una parte della sua infanzia. Nelle sue note riecheggiano le voci ed i suoni ancestrali di un mondo antico che non è mai mutato e ha reso sempre più evidenti quelle arcaiche credenze che hanno costituito l’anima di questi luoghi e sono proprie della cultura di questa terra. Ha composto melodie che fanno tornare alla mente, attraverso il filtro dell’oggi, il passato non condiviso ma ancora presente nelle bocche aperte delle case-grotta. I brani, orchestrati dal Maestro Valter Sivilotti, saranno interpretati dalla violinista Anna Giusto e dai suoi figli, Clemente (violoncello) e Maria Grazia (soprano) accompagnati dall’Orchestra Metropolitana di Bari diretta dal Maestro Grazia Giusto. Le profonde e suggestive riflessioni del poeta, scrittore, storico e pittore materano Nicola D’Imperio tradurranno in narrazione questo viaggio.

Sabato 22 dicembre 2018 ore 21

Ex Mulino Alvino

“Canto e incanto dei sensi”
viaggio musicale e gastronomico attraverso i “peccati di gola” di G. Rossini
Roberto Corlianò, pianoforte
Savino Zaba, voce recitante
Katia Ricciarelli

 

Il format “ROSSINI: CANTO E INCANTO DEI SENSI” nasce da un’idea di Roberta Leporati. Attraverso un percorso musicale e sensoriale, l’autrice del testo ha voluto, in maniera singolare e divertente, far conoscere il Rossini cameristico e il Rossini goûrmet.
Non si sa se in realtà il compositore sia mai stato un grande cuoco o soltanto un amante del buon cibo e della buona tavola, comunque l’abbinamento del suo repertorio musicale cameristico ad alcuni piatti a lui dedicati o da lui creati, da’ vita all’attivazione di tutte le percezioni sensoriali.
Una serata tra arie e sapori: l’udito per ascoltare la musica, la vista per godere della bellezza di alcuni piatti, l’olfatto per i profumi reali e virtuali e il gusto per deliziare il palato di alcune prelibatezze. Cosa manca? Il tatto, ma sorvoliamo, il Rossini amante del gentil sesso è un’altra storia.
“Mangiare e amare, cantare e digerire: sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita e che svanisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo.”
Ad interpretare Gioacchino Rossini in questa performance l’attore e conduttore SAVINO ZABA che con maestria e professionalità stuzzicherà il pubblico e lo inviterà a seguirlo in un excursus percettivo; il virtuosismo del pianista Roberto Corlianò e la partecipazione straordinaria di una delle più importanti interpreti del repertorio rossiniano, il celebre soprano Katia Ricciarelli, completeranno questa magica serata.
A cura di Roberta Leporati.

Domenica 30 dicembre 2018 ore 21

Ex Mulino Alvino

“68 a.d.” di N. H. Samale

Opera buffa fantastorica in due atti ed un epilogo

Libretto di Nicola Samale e Giuseppe Mazzuca

Solisti opera studio 2.0

Nicola H. Samale, direttore

Ivo Guerra, regia

costumi sartoria teatrale Arrigo, Milano

scene di Damiano Pastoressa

*prima esecuzione assoluta

 

 

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“68 A.D.” è un’opera buffa fantastorica  in due atti e un Epilogo. Libretto di Nicola Samale e Giuseppe Mazzuca, su una idea di Marco Catena. Musica di Nicola Samale. Periodo: l’età imperiale sotto il dominio di Nerone.

Prima esecuzione assoluta.

Si accennava allo stile e allo spirito cosiddetto post moderno.

In dettaglio il linguaggio è variamente distribuito fra spunti seriali, come il tema che è alla base di tutto il lavoro ed aperture francamente tonali.

In particolare l’uso dei motivi conduttori, quasi una parodia del sistema Wagneriano.

I personaggi, le idee, i sentimenti, i concetti, hanno tutti il loro Leit motiv, formando spunti poliritmici e politonali: tuttavia l’eloquio cerca la chiarezza e la comunicabilità.

Il teatro dovrebbe essere incentrato sulla cantabilità e sulla memoria delle idee melodiche.

Non per ultimo, infatti, va sottolineata la grande novità di questo spettacolo, ossia l’utilizzo di mezzi elettronici per quanto concerne la parte musicale affidata ad un software che, attraverso sofisticati sistemi propri della musica elettronica, diffonderà la parte orchestrale precedentemente registrata.

Il nostro modesto sforzo mira a riconquistare il favore del pubblico.

A cura di Nicola Hansalik Samale.